Si è conclusa ieri con la giornata divulgativa per la cittadinanza la due giorni di convegno organizzato da INGV e dagli Ordini Professionali e patrocinato dal Comune di Belluno in occasione del centocinquantesimo anniversario del terremoto di magnitudo 6.3 della Scala Richter, che il 29 giugno 1873 danneggiò la città di Belluno e distrusse interi paesi dell’Alpago.
Un’occasione importante per rinnovare l’impegno verso la prevenzione – anche in termini di divulgazione culturale – e l’adeguamento strutturale.
I lavori della giornata dedicata ai Professionisti e tecnici del settore sono stati aperti dal Presidente dell’INGV Carlo Doglioni: “Il Bellunese non dovrebbe essere zona 2 o 3 per il rischio sismico, ma zona 1 come in Friuli: le norme che regolano le costruzioni dovrebbero essere più stringenti, più rigide.”
Appello anche del Vice Capo Dipartimento della Protezioni Civile Titti Postiglione ai Professionisti: “Adeguare il patrimonio edilizio esistente e metterlo in sicurezza non è semplice; servono risorse e tempi lunghi. Ma c’è una prevenzione non strutturale da far diventare patrimonio personale. E’ un problema nostro, di noi cittadini, senza scaricare su altri la riduzione del rischio”.